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1.400 posti di lavoro alle Poste, ma era una bufala

poste italiane logoOltre al danno la beffa. Sui social network era circolata negli ultimi giorni una notizia che, con la disoccupazione giovanile che ha sfondato quota 30%, poteva rappresentare un barlume di luce nel buio della crisi.

1.400 assunzioni alle Poste, uno di quei posti di lavori sicuri, uno di quelli che accompagnano i fortunati che riescono ad ottenerlo fino alla pensione.

Sono arrivati curriculum, tanti, mandati con ogni mezzo possibili, e sono partite le speranze di chi, con quel posto di lavoro alle Poste, avrebbe potuto risollevare le sue sorti.

E invece si trattava di una bufala, una delle tante che purtroppo circolano sui social, e una di quelle che fanno più male, perché offrivano come ricompensa a chi ci abboccava il sogno di un posto di lavoro sicuro.

1.400 posti di lavoro fantasma

Con le Poste in via di privatizzazione, e che dovranno probabilmente tagliare oltre il 30% del personale (queste le cifre possibili dell’esubero del più indegno carrozzone pubblico italiano), erano stati in realtà in molti a chiedersi come si potesse parlare di addirittura 1.400 nuovi posti di lavoro.

Dubbi che sono stati poi confermati dall’inevitabilità del comunicato di Poste Italiane SPA, che rammaricata, ha dovuto smentire la notizia della speranza per le decine di migliaia di giovani che avevano prontamente mandato il loro curriculum.

1.400 nuovi posti di lavoro? Neanche per sogno. I soldi non ci sono, e non c’è neanche la necessità di ingrandire una macchina statale che, al momento, non sa che farsene di molti dipendenti assunti in tempo di elezioni anche quando di necessità ce n’era davvero poca.

Evitare le bufale: controllare l’annuncio sui siti ufficiali

Quando grandi aziende come le Poste SPA assumono, diffondono in genere comunicati attraverso i loro siti internet, o attraverso la stampa specializzata.

Evitate di credere a tutto quello che passa sui social network: c’è qualcuno che si diverte ad illudere, anche in un momento economicamente delicato come questo, i tanti disoccupati con qualcosa che non esiste, con il miraggio di un posto di lavoro che non esiste e che non dovrebbe esistere.

Fatevi furbi, e prima di perdere tempo a mandare un curriculum che nessuno leggerà, informatevi. Non vi creerete aspettative inutili, ed eviterete di essere vittime dei truffatori dei social network, che in alcuni casi addirittura chiedono soldi per mettervi in contatto con le aziende che assumono.

Sono tempi di magra, e di lavoro ce n’è poco. Evitate di regalarne uno a chi fa della truffa una professione.

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