Requisiti
Per avviare la tua attività, dovrai dimostrare di avere i giusti requisiti. In particolare, dovrai presentare documenti che attestino:
- Il numero della tua partita Iva;
- La tua iscrizione alla Camera di Commercio, alla sezione regionale degli addetti del settore e alle associazioni di categoria;
- Le varie autorizzazioni (Del Comune, dell’ASL e dei Vigili del Fuoco);
- Le tasse pagate (Inps, Inail e le tasse per la spazzatura, o ancora per poter utilizzare delle indicazioni stradali per raggiungere l’agriturismo).
Oltre a essere a stretto contatto con il territorio, l’agriturismo deve essere considerato una piccola realtà: rispetto a un grande albergo, nell’agriturismo è spesso una sola famiglia (quella dell’imprenditore) a occuparsi dei pasti e della gestione dei locali.
Per esempio, se in un albergo sarà possibile servire più pasti, a seconda delle esigenze dei clienti, nell’agriturismo si punterà sulla tipicità dei prodotti locali e non si potranno servire tantissime persone. Essere una piccola attività non è uno svantaggio, anzi: consente di limitare le spese e di ottenere comunque un buon riscontro da parte del pubblico, soprattutto nei periodi di alta stagione.
Come avviare l’attività
Una volta completate le procedure burocratiche, l’operatore può scegliere se tenere in piedi la struttura per tutto l’anno, oppure solo nel periodo più interessante per le tariffe, informando l’anno precedente le associazioni di categoria su modalità e prezzi.
Agli inizi, valuta la possibilità di aprire solo quando c’è abbastanza richiesta e crea delle attività presenti solo nel tuo agriturismo per attirare i turisti: c’è chi punta ai percorsi enogastronomici, dando possibilità poi ai turisti di acquistare dei prodotti locali al termine del tour. Con il tempo, potresti anche pensare a un dispendio economico maggiore, rendendo disponibile il tuo agriturismo tutto l’anno.