I proprietari che vogliano aprire una fattoria didattica, però, accompagnano nella propria attività un programma educativo, che porti i più piccoli a conoscere le attività a contatto con la Natura e non solo.
Ecco quali sono le procedure per affiancare alla tua attività la programmazione didattica.
Autorizzazioni e documenti
Per poter ritenere la tua fattoria “didattica”, dovrai indicare alla Regione di residenza:
- Le attività che già si svolgono nella tua fattoria. Cosa si produce e come può essere usato a scopo didattico?
- Il tuo programma. Cosa vuoi far fare ai tuoi piccoli esploratori?
- Il personale dedicato ai più piccoli. Il tuo personale dovrebbe avere una laurea in Scienze dell’Educazione, per poter consentire ai bambini di giocare e imparare in tutta sicurezza. La Regione chiederà il curriculum dei tuoi dipendenti per verificare questo parametro.
- Le aree attrezzate. Se hai a che fare con i bambini, dovresti dare loro un orto dove coltivare le piante (mostrando come si fa), e/o dei locali, dove i piccoli possano vedere da dove nasce il vino, piuttosto che il latte. Anche i laboratori saranno accuratamente valutati.
- La struttura. Nella tua fattoria, non ci devono essere impedimenti per bambini che hanno difficoltà motorie di qualsiasi genere.
Oltre a questa documentazione, dovresti anche presentare al Comune la SCIA, ovvero la segnalazione di inizio attività per la tua attività collaterale. Ogni Regione prevede controlli specifici: informati sul sito ufficiale della tua Regione per saperne di più.
Come presentare la tua attività
Una volta completate tutte le autorizzazioni del caso, dovresti presentare la tua attività alle scuole e ai centri ricreativi. Intrattieni buoni rapporti con le mamme, i titolari di ludoteche e asili nido: in questo modo, potrai già iniziare a organizzare i primi percorsi didattici all’interno della tua fattoria didattica.