Curriculum Vitae Europeo
In un paese martoriato dalla crisi come l’Italia, non mancano i furbi che vogliono portarsi a casa competenze e qualità personali di neo-laureati che, in un mercato del lavoro sempre più asfittico, sembrano disposti a tutto pur di portare a casa un’esperienza di lavoro.
Niente soldi, niente stipendio, nessuna crescita professionale: queste sono le ricette della grande piaga dei tempi moderni, il lavoro non pagato.
Lavorare gratis
Di annunci di stage (che poi stage non sono), apprendistati (che poi apprendistati non sono) e di contratti di lavoro a termine pagati il minimo sindacali sono pieni sia i giornali di annunci, sia i motori di ricerca dedicati alle offerte di lavoro. Il meccanismo sfruttato da questi manigoldi è sempre lo stesso. Promettere un primo inquadramento professionale regalando esperienza in cambio di ore di lavoro gratis.
Una pratica indecente che non ha eguali in nessun paese del mondo civile e che sfrutta un mercato del lavoro che, colpito in ultimo dalla crisi, sembra non più in grado di accomodare vecchi, meno vecchi e giovani.
L’esperienza
A giocare il ruolo principe di questa grande truffa legalizzata è l’esperienza. Quanti annunci avete dovuto scartare perché non avevate tutti gli anni di esperienza richiesti? Tanti, vero? Ed ecco la soluzione: lavorare gratis per metterli finalmente in cantiere, questi benedetti anni di esperienza. Una pratica che però, a conti fatti, non vi porterà nessun beneficio, anche se sono ormai mesi che vi recate inutilmente negli uffici di lavoro interinale.
Come difendersi?
Difendersi è impossibile. Innanzitutto sarebbe bene non accettare queste offerte di non-lavoro. Il lavoro va retribuito, e nel caso in cui abbiate lavorato gratis per qualcuno rivolgetevi ad un sindacato o ad un associazione per la difesa dei diritti dei cittadini. Con il fegato (e i soldi) per affrontare mesi e mesi in tribunale potreste riuscire a recuperare quanto vi era dovuto.
