I dati sull’economia italiana che riguardano Dicembre 2014 hanno fatto gridare da più parti al miracolo. Secondo i rilevamenti ISTAT infatti si sarebbe scesi per la prima volta da mesi sotto la soglia del 12.9% di disoccupati.
Anche tra i giovani sarebbe scesa la disoccupazione, anche se i dati che abbiamo letto praticamente su tutti i giornali non ce la raccontano giusta. A scendere, al tempo stesso, è il numero di attivi, in un corto-circuito statistico che, almeno nel caso dei giovani, non racconta affatto la verità.
In molti hanno smesso di cercare lavoro
A parziale motivazione del calo dei disoccupati ci sarebbe un aumento della popolazione inattiva. Parliamo di quella parte statistica della popolazione che non è più disoccupata perché ha smesso di cercare attivamente un lavoro.
E tra i giovani, almeno stando ai dati che ISTAT riporta non nelle prime pagine, ma un po’ più nascosti perché di poco uso per i politici trionfalisti, sarebbe proprio questo il problema: in molti non studiano più e, rassegnati, hanno addirittura smesso di cercare un lavoro.
Non vale la pena comunque mollare
Anche in un mercato del lavoro asfittico e ormai incapace cronicamente di assumere come quello italiano, non vale assolutamente la pena rinunciare alla ricerca di un posto di lavoro. Nonostante infatti siano in molti i rassegnati, qualcuno riesce comunque ad intraprendere un qualche tipo di attività, soprattutto tra chi si è preparato a sopravvivere anche in periodi di crisi forte come quello che stiamo vivendo.
Il segreto? Preparare un buon curriculum, che sia stato creato appositamente per l’offerta di lavoro in questione e che metta in risalto quanto richiesto dall’azienda. Con un po’ di buona volontà e di costanza si può trovare lavoro anche in periodi in cui le brutte notizie come quelle di oggi sono all’ordine del giorno.