Sebbene i consumi alimentari siano diminuiti a causa della crisi, la GDO rimane sempre un punto di riferimento in quanto contribuisce a soddisfare un bisogno non inalienabile del cittadino.
Alla luce di questo piccolo ragionamento, sono in molti a puntare sulla sicurezza economica che un supermercato può dare e a proporsi per un posto di lavoro. Ecco qualche consiglio per redigere un buon curriculum.
Consiglio numero due: avere le idee chiare
Nonostante all’occhio del consumatore i mestieri associati alla “vita nel supermercato” possano sembrare pochi, le professionalità necessarie a far girare i tasselli della distribuzione sono numerosi. Il consiglio principale, dunque, è “arrivare” con le idee chiare su ciò che si intende fare e sul ruola che si vuole ricoprire.
Questa chiarezza di intenti dovrà ovviamente emergere dal curriculum. Se il candidato vanta già esperienze di lavoro nei supermercati, allora sarà sufficiente focalizzarsi – quindi dedicare più parole – su quelle che coincidono con il ruolo che si intende ricoprire. Il discorso evidentemente cambia se la candidatura non è spontanea ma segue a un’offerta da parte del datore di lavoro.
Se il candidato è a corto di esperienza, occorre specificare una preferenza nella eventuale lettera di presentazione.
Consiglio numero due: conoscere il supermercato
In genere i supermercati appartengono a una catena. Importante è, in questo caso, conoscere il relativo universo della marca. Questo perché la differenziazione è alta – come è logico che sia in un ambiente in cui i concorrenti tendono per natura a somigliarsi tutti.
Il più delle volte si tratta di differenze di immagine piuttosto che di sostanza, ma vanno comunque conosciute e utilizzare per redigere il curriculum.
Come? E’ semplice, dal momento che le differenze si declinano in genere dal punto di vista valoriale, occorre dichiararsi nel curriculum affini a quel genere di valori (es. la Coop punta alla partecipazione popolare).