Quella del tecnologo alimentare – figura che opera nel settore agroalimentare – è stata inserita nel 2010 tra le “Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione”.
A questo professionista, infatti, sono richieste competenze afferenti ad ambiti disciplinari diversi e, in particolare, scientifico, tecnologico, legislativo e gestionale.
In questo articolo scopriamo insieme in cosa consiste il lavoro del tecnologo alimentare e dove questa figura può svolgere la propria attività.
Cosa fa il tecnologo alimentare
In possesso della Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari (o di laurea equipollente), il tecnologo alimentare è lo specialista che lavora ponendosi come obiettivo quello di garantire a consumatori, imprese e istituzioni il continuo miglioramento della sicurezza e della qualità degli alimenti.
In altre parole, egli possiede le competenze necessarie per progettare e realizzare nuovi prodotti alimentari, per controllare con la massima accuratezza l’intera filiera agroalimentare, nonché per erogare servizi di consulenza per le aziende agroalimentari.
Progettazione e realizzazione di prodotti alimentari
Nel momento in cui si dedica a questo tipo di attività, il tecnologo alimentare deve – innanzi tutto – preoccuparsi di leggere e analizzare il contingente andamento della domanda di prodotti alimentari.
Quindi, organizza e conduce una minuziosa ricerca sulle materie prime, al fine di individuare quelle ottimali per la realizzazione del prodotto finale che ha in mente.
Non meno importante, poi, è un’attenta analisi del o dei processi produttivi disponibili, al fine di scegliere quello migliore per la realizzazione del prodotto o, addirittura, di sperimentarne e metterne a punto di nuovi.
Controllo della filiera agroalimentare
Un’altra attività che compete al tecnologo alimentare consiste nel controllo dell’intera filiera agroalimentare.
Quest’ultima include l’approvvigionamento e la conservazione delle materie prime (sia di origine vegetale sia di origine animale), i processi di trasformazione delle materie prime in prodotti finiti e la distribuzione di tali prodotti.
Grazie alle conoscenze acquisite nel proprio percorso formativo, il tecnologo alimentare è in grado di supervisionare e, eventualmente, anche condurre tutti i suddetti passaggi della filiera produttiva.
Dapprima, egli elabora il piano di autocontrollo igienico-sanitario a cui l’azienda deve attenersi per poter ottenere certificazioni cogenti (come l’HACCP) o volontarie.
Quindi – attraverso analisi chimiche, fisiche e microbiologiche sui prodotti alimentari (volte ad accertarne sicurezza e qualità), verifica che l’azienda si attenga effettivamente al suddetto piano di autocontrollo e, nel caso in cui rilevi delle difformità, è suo compito predisporre azioni correttive.
Il tecnologo alimentare, inoltre, fornisce – per quanto gli è possibile – indicazioni tecniche e pratiche per un continuo miglioramento del sistema produttivo.
Consulenza alle aziende
Un’ultima tipologia di attività competente ad un tecnologo alimentare è quella che consiste nell’erogazione di consulenze alle industrie agroalimentari.
Tale attività implica che il tecnologo analizzi il bisogno espresso dal cliente, programmi e realizzi interventi volti a soddisfare il bisogno rilevato e, eventualmente, apporti modifiche all’intervento, nel caso in cui si manifestino delle criticità.
Dove può lavorare il tecnologo alimentare
Aziende agroalimentari
Per la natura delle mansioni che competono al tecnologo alimentare, questa figura professionale trova spesso impiego presso aziende che si occupano di prodotti agroalimentari.
All’interno di tali aziende, il tecnologo alimentare può essere inserito:
- nell’area qualità, affinché controlli che processi e prodotti siano conformi agli standard previsti dalle normative in vigore;
- nell’area acquisti, dove ha il compito di garantire l’approvvigionamento delle materie prime all’azienda;
- nell’area marketing, in cui deve occuparsi di promuovere e vendere i prodotti dell’azienda;
- nell’area ricerca e sviluppo, dove ha il compito specifico di sperimentare e sviluppare nuove soluzioni di prodotto e di processo.
Aziende di ristorazione
La presenza del tecnologo alimentare è altrettanto importante nelle aziende di ristorazione.
Più precisamente, il laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari può trovarsi a lavorare per quelle aziende che – veicolando pasti già pronti o fornendo il personale addetto a prepararli – gestiscono la ristorazione collettiva presso mense, sia pubbliche sia private (ad esempio, mense aziendali, mense ospedaliere…).
Altre possibilità di impiego
Benché le due citate poco fa siano le tipologie di struttura in cui è più frequente che il tecnologo alimentare eserciti la propria attività lavorativa, per questa figura professionale vi sono anche alcune altre possibilità di impiego.
Egli, ad esempio, può lavorare come docente presso università o altri enti di istruzione e ricerca o come consulente per conto di società di consulenza per le imprese, può gestire laboratori di analisi e di ricerca nel settore alimentare…