Il Vigile del Fuoco Volontario, anche detto Discontinuo, si distingue dal Vigile del Fuoco Permanente perché, a differenza di quest’ultimo, non svolge l’attività di vigile del fuoco a tempo pieno, bensì presta servizio in modo occasionale e per periodi limitati (fino a un massimo di 20 giorni consecutivi).
Questa figura, infatti, in genere è chiamata a intervenire solo in caso di momentanea carenza di personale permanente o in situazioni di particolare necessità (ad esempio, in occasione di pubbliche calamità o catastrofi).
In ogni caso, il Vigile del Fuoco Volontario rimane libero da vincoli lavorativi con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e non percepisce stipendio fisso (come i colleghi Permanenti), bensì viene retribuito solo per le ore di lavoro realmente svolte.
Ecco tutte le informazioni che vi è utile avere, se siete interessati a diventare Vigili del Fuoco Volontari.
L’iter per accedere alla professione
Domanda di arruolamento
Quanti intendano arruolarsi nei quadri volontari dei Vigili del Fuoco devono presentare la domanda presso il Comando dei Vigili del Fuoco della propria provincia di residenza o presso il Comando della provincia limitrofa, se desiderano essere impiegati presso quest’ultima provincia.
A differenza di quanto previsto per gli aspiranti Vigili del Fuoco Permanenti, infatti, per l’arruolamento dei Vigili del Fuoco Discontinui non viene indetto alcun concorso pubblico.
Corso di formazione
Coloro che presentano la domanda per diventare Vigili del Fuoco Volontari e che possiedono i requisiti (di cui parleremo fra poco) perché tale domanda sia accolta sono chiamati a svolgere un apposito corso di formazione.
Questo corso, che ha una durata complessiva di 120 ore, è costituito da lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche.
In linea generale, gli argomenti trattati durante le lezioni teoriche sono i seguenti:
- Compiti istituzionali e organizzazione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
- Pratiche amministrative inerenti il soccorso
- Attrezzature di caricamento (mototroncatrici, motoseghe, esplosimetri…)
- Protezione individuale (uso di maschere antigas, di tute anticorrosione…)
- Chimica e fisica della combustione
- Igiene e sicurezza del lavoro
- Interventi (incendi in alloggio, incendi boschivi, incidenti stradali, interventi in presenza di sostanze radioattive…)
- Sostanze estinguenti e attrezzature antincendio
- Attività di Polizia Giudiziaria che competono ai Vigili del Fuoco
- Automezzi di soccorso e comunicazioni radio
- Nozioni di primo soccorso (riguardo a ustioni, intossicazioni…)
- Trasporto di merci pericolose su strada
- Pianificazione delle emergenze e radiometria
- Dissesti statici
- Prevenzione degli incendi
Tra le principali esercitazioni pratiche, invece, vi sono quelle in materia di:
- Uso di naspo e idrante
- Uso di cordami e nodi
- Uso di scala italiana e scala a ganci
- Uso di pompe e autopompe
- Tecniche di intervento
- Comunicazioni radio
Al termine del corso il candidato deve sostenere un esame ed è solo superando quest’ultimo che egli diventerà a tutti gli effetti un Vigile del Fuoco Volontario.
Tale esame prevede una prova scritta, volta a valutare le nozioni apprese durante le lezioni teoriche, ed una prova pratica, con cui viene verificato che il candidato abbia acquisito le competenze tecniche proprie di un Vigile del Fuoco.
I requisiti
Affinché la sua domanda di arruolamento venga accolta ed egli possa accedere al corso di formazione, l’aspirante Vigile del fuoco Volontario deve possedere alcuni requisiti specifici:
- Cittadinanza italiana
- Età compresa tra 18 e 45 anni
- Godimento dei diritti politici
- Possesso del Diploma di Istruzione Secondaria di Primo Grado (licenza media Inferiore)
- Idoneità psico-fisica e attitudinale all’impiego
- Regolare condotta civile e morale
- Non essere stati destituito o dispensato dall’impiego presso una pubblica amministrazione
Quanto ai requisiti di carattere psico-fisico e attitudinale, è compito del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco accertarsi che il candidato abbia:
- sana e robusta costituzione
- statura non inferiore a 162 cm
- indice di massa corporea compreso tra 18 e 30 (per le donne) o tra 20 e 30 (per gli uomini)
- apparato dentario tale da assicurare la masticazione
- acutezza visiva naturale non inferiore a 14/10 complessivi
- normalità del campo visivo, della motilità oculare e del senso stereoscopico
- normalità del senso luminoso e cromatico
- buona capacità uditiva
- piena integrità psichica