Curriculum Vitae Europeo
L’insegnante di sostegno ha compiti diversi rispetto al collega che deve gestire la classe: il suo obiettivo è di garantire il diritto allo studio ai ragazzi che seguono una didattica diversa, consentendo loro anche di fare quelle esperienze “di classe” indispensabili per lo sviluppo della propria personalità.
Ecco cosa fare per diventare insegnante di sostegno e quali sono le caratteristiche che dovrebbe avere chi intende accedere a questa professione.
L’abilitazione
Il primo passo da fare è seguire il percorso di formazione necessario per insegnare. Questo significa che dovrai andare all’università e sostenere un percorso di studi di cinque anni. Successivamente, dovrai passare le selezioni per i Tirocini Formativi Attivi (TFA): le selezioni partono dal Ministero e sono molto dure.
Completati i tirocini, sarai a tutti gli effetti un insegnante, ma dovrai anche seguire un percorso di formazione, che ti consentirà di rispondere alle esigenze di chi avrà bisogno del tuo sostegno. Il percorso formativo ti darà dei crediti, che saranno utili per accedere ai concorsi finali, per i posti riservati ai docenti di sostegno.
Se sei già un insegnante, ma non hai l’abilitazione al sostegno, puoi chiedere al Provveditorato agli Studi di zona se sono aperte le selezioni per i corsi formativi: i corsi hanno una durata di 800 ore e consentono di ottenere l’abilitazione come insegnanti di sostegno.
I concorsi pubblici
I concorsi pubblici sono il vero scoglio per chi decide di insegnare, anche per il sostegno. Le graduatorie sono a esaurimento e molti insegnanti vengono chiamati solo quando strettamente necessari. Gli insegnanti di sostegno, d’altra parte, sono importantissimi per accedere al diritto allo studio e la loro professionalità incide sul futuro degli studenti.
Cerca di prepararti al meglio delle tue possibilità e continua con le supplenze, per vederti aumentare il tuo punteggio: l’impresa è ardua, ma non mancherà di darti soddisfazioni.
