La lettera di dimissioni è un vero e proprio documento, dove si intende informare il datore di lavoro che ti stai licenziando. Ecco come si scrive una lettera di dimissioni e come inviarla.
Cosa non deve mancare
Per scrivere la tua lettera di dimissioni, dovrai inserire (in questo ordine):
- I tuoi dati (nome e cognome, indirizzo, numero di telefono);
- I dati dell’azienda (denominazione, datore di lavoro, sede di lavoro, numero di telefono e partita Iva);
- L’oggetto. Basta scrivere “Richiesta dimissioni”;
- Corpo del testo: qui potrai indicare quali sono i motivi che ti spingono a lasciare il lavoro, da quando hai iniziato a lavorare per l’azienda e quando intendi concludere il tuo rapporto di lavoro. Infatti, dovrai dare un preavviso, per consentire al datore di lavoro di trovare qualcuno per sostituirti.
- Inizia la lettera con un “Egregio”, oppure con “Gentile”, e concludi la tua lettera porgendo i tuoi “Distinti saluti”.
Infine, ricorda di fare due copie della lettera: entrambe andranno controfirmate dal datore di lavoro. Una resterà a te, l’altra all’azienda. In questo modo, ci si tutela a vicenda da eventuali controversie legali.
Come inviarla
La lettera di dimissioni si può inviare sia “a mano”, sia tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. In questo caso, la cartolina di ritorno varrà per dimostrare che il datore di lavoro ha ricevuto e preso atto della tua lettera di dimissioni.
Se, invece, consegni “a mano”, valuta la possibilità di restare in buoni rapporti con il tuo ormai ex datore di lavoro: potrebbe capitare di ritornare in azienda, oppure di aver bisogno di una referenza per il lavoro svolto per quell’attività.
Per quanto riguarda il preavviso, ti consigliamo di informarti: tutto dipende da mansione a mansione. In generale, converrebbe inviare la lettera di dimissioni nei primi giorni del mese, oppure a metà (verso il 15), per non ritrovarti costretto a restare sul posto di lavoro dopo aver consegnato la lettera per mancato preavviso.