In Italia sta succedendo qualcosa di interessante, e lo dobbiamo anche al Curriculum Vitae. Da sempre simbolo di meritocrazia, il CV è il motore di questo cambiamento.
Il Movimento 5 Stelle di Pontassieve ha infatti deciso di seguire iniziative sempre provenienti dallo stesso partito, ma in altre parti d’Italia, e di scegliere gli assessori, in caso di vittoria, proprio attraverso il CV.
Uno strumento che dunque non è più soltanto utile a trovare lavoro anche in momenti di crisi, ma anche a dare un aiuto alla propria collettività, mettendo a disposizione esclusivamente la propria competenza e non, come purtroppo avviene sempre più di frequente, la propria faccia di bronzo.
Secondo i vecchi partiti è la mortificazione della politica
I vecchi partiti però non ci stanno a passare da mummie solo perché non usano il CV come metodo di selezione, e contrattaccano. Qualcuno da battaglia, dicendo che non è da un freddo e grigio file PDF che può passare l’esperienza politica.
La verità è che però a Pontassieve questa iniziativa del M5S sembra funzionare, e sembra che potrebbe attrarre tanti voti, in barba alle malelingue dei partiti tradizionali, che vedono in questa iniziativa solo un altra pubblicità per il movimento di Grillo.
L’iniziativa pronta a sbarcare in tutta Italia
Questa tornata elettorale sarà un banco di prova per assessori assunti tramite CV. Se l’iniziativa dovesse dare frutti sperati, il M5S si dice pronto a diffondere l’iniziativa su tutto il territorio nazionale, aggiungendola al suo statuto.
Qualcosa nel segno della trasparenza secondo i fan del movimento capeggiato da Grillo, un pericolo avvicinamento tra mondo dell’impresa e amministrazione pubblica, dove a prevalere dovrebbero essere altri valori, secondo altri.
Sta di fatto che se il M5S voleva smuovere un po’ la situazione, con il CV ci è riuscita. Come diceva un vecchio pubblicitario… l’importante è che se ne parli.