Come aprire un Baby Parking

Per aprire la tua attività di baby parking, hai bisogno di sbrigare alcune pratiche e di avere le competenze necessarie per essere di aiuto ai più piccoli. Ecco come muoverti in questo settore.

Pratiche da sbrigare

Le pratiche da sbrigare riguardano sia l’avvio dell’attività, sia le normative in materia per quanto riguarda gli ambienti riservati ai più piccoli. Le prime scartoffie da fare sono:

• L’apertura della partita Iva all’Agenzia delle Entrate;
• L’iscrizione all’Inps;
• L’iscrizione alla Camera di Commercio. La tua attività deve risultare nel Registro delle Imprese.

Fin qui, si tratta delle pratiche minime per aprire qualsiasi attività. Dato, però, che il baby parking offre servizi per bambini dai 13 mesi ai 6 anni, è importante che vengano rispettate tutte le norme igienico-sanitarie. Dovrai richiedere un’ispezione da parte di un incaricato dell’Asl, che dovrà rilasciarti la relativa documentazione.

Scegliere il locale

Le scelte più importanti che dovrai fare per la tua attività di baby parking sono per il locale e per il personale. Il locale dovrebbe essere abbastanza grande, facilmente raggiungibile dai genitori (che dovrebbero lasciare i figli alla tua struttura prima di recarsi al lavoro) e sicuro sotto ogni punto di vista. Per questo ultimo punto, valuta ogni arredo che sarà presente nel tuo locale: non ci devono essere spigoli che possano far male ai più piccoli.

Ricorda che il locale dovrebbe essere a portata di mano anche dal punto di vista del parcheggio, altrimenti rischi di scoraggiare la tua potenziale clientela.

Anche il personale è una scelta importantissima per la tua attività di baby parking: dovrai assumere persone che abbiano una laurea in Scienze dell’Educazione, che siano in grado di vigilare sui bambini, ma anche di intrattenerli con attività e giochi.

Fai conoscere la tua attività sia con i metodi tradizionali (biglietti da visita, volantini), sia con una pagina Facebook: le mamme amano ricevere un po’ di aiuto.