Curriculum Vitae Europeo
Aprire una parafarmacia significa avere requisiti specifici, che sono richiesti per legge. Ecco gli adempimenti che devi seguire e quali sono le modalità per aprire la tua parafarmacia.
Cosa fare
Per prima cosa, dovrai trovare un locale abbastanza grande per aprire la parafarmacia e arredarlo di conseguenza. Ricorda che la parafarmacia deve avere un medico e un farmacista di riferimento, per dare ai tuoi clienti assistenza per farmaci specifici.
Naturalmente, non dovresti aprire una parafarmacia se nelle vicinanze ci sono altri locali simili: non farete altro che farvi concorrenza e non avrete modo di crescere come attività. Una volta scelto il locale e la strategia commerciale, devi passare alla gestione dei fornitori. Valuta quelli più vicini e usa dei programmi specifici per gestire le forniture.
Infine, dovrai fare le domande per le autorizzazioni obbligatorie per legge per la tua parafarmacia. La prima cosa da fare è informare il Comune di residenza che stai aprendo con la tua attività (i moduli si possono compilare sul momento, basta chiedere allo sportello del Comune). Dovrai ricevere l’autorizzazione dall’ente locale e passare alla richiesta per il Ministero della Salute.
Oltre al Ministero, anche la Regione, l’AIFA e l’Ordine di riferimento vanno informati sull’apertura della tua parafarmacia. Qui puoi scaricare un modello utile per fare tutte queste richieste ufficiali. Solo quando avrai ricevuto tutta la documentazione, potrai aprire la partita Iva e iscriverti alla Camera di Commercio per iniziare la tua attività.
Differenza tra parafarmacia e farmacia
Aprendo una parafarmacia, puoi legalmente vendere anche i cosiddetti “farmaci da banco”, ovvero quelle medicine che non hanno bisogno di una ricetta specifica. In più, la parafarmacia può vendere prodotti legati alla salute che non siano medicinali. Non di rado si trovano parafarmacie che vendono: disinfettanti, cosmetici, prodotti per neonati, cibi per celiaci, ecc. Questi prodotti non sono disponibili in una farmacia.
