Curriculum Vitae Europeo
Per aprire una posta privata, devi consegnare alcuni documenti e aprire la tua attività, consapevole di cosa puoi spedire e cosa no. Ecco come funziona.
Documenti da fare
Per avviare la tua impresa dovrai, come prima cosa, aprire la partita Iva e iscriverti all’Inps. Successivamente, dovrai passare dalla Camera di Commercio per registrare la tua attività e segnalare al Comune di residenza che hai iniziato con la tua attività di posta privata con la segnalazione di inizio attività (SCIA).
Il documento più importante e più costoso sarà la licenza, che ti permetterà di spedire pacchi e plichi con la tua attività. La tua azienda non potrà spedire le raccomandate, né assicurare i pacchi. Nonostante questo, la licenza ti consentirà di spedire pacchi dal peso inferiore ai 2 kg, oppure dal peso superiore ai 20 kg.
Alcune attività di poste private consentono di ottenere una casella postale, dove le aziende possono richiedere che venga recapitata la posta che non ha a che fare con le utenze, ma con la propria attività. Per poter ottenere la licenza, devi fare domanda online sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico e delle Comunicazioni, ma ricorda che la licenza costa più di 500 Euro e che dovrai pagare ogni anno quasi 300 Euro per rinnovarla.
Tieni d’occhio questi costi per avviare la tua attività con maggiore serenità, inserendo questa voce di spesa tra gli investimenti da fare.
Avviare l’attività: filiale o no?
I servizi di posta privata si possono offrire direttamente ai singoli cittadini, oppure affidandosi a un franchising. In questo secondo caso, potrai scegliere se affidarti a Poste Italiane, oppure se collegarti a un corriere privato. Appoggiarti a un marchio già accreditato ti renderà facilmente riconoscibile e darà un primo indice di affidabilità ai primi clienti in arrivo.
Ricorda di promuovere la tua attività con biglietti da visita e non solo, spiegando che, come attività di posta privata, potrai anche vendere prodotti collegati alla spedizione.
