Entrare nel mondo dello spettacolo è un sogno di molti. Successo, soldi, popolarità ma anche, nel caso si volesse per esempio intraprendere la carriera da attore, possibilità di realizzarsi dal punto di vista artistico.
La domanda che tutti gli aspiranti attori si pongono è: da dove comincio? Ecco qualche consiglio.
L’alternativa cattiva
L’immaginario collettivo vede l’attore come una sorta di persona fortunata che, a un certo punto della sua vita, ha incontrato il classico talent scout che ha notato in lui qualcosa di speciale e l’ha introdotto nel fantastico mondo dello spettacolo, magari senza che il “fortunello” si sia fatto le ossa altrove.
Ebbene, sappiate che questa è un illusione. O meglio, episodi del genere capitano, ma in genere solo a certe tipologie di persone “ben predisposte”: ex partecipanti ai reality, raccomandati.
In ogni caso (ma soprattutto nel secondo) non si tratta di una strada da intraprendere. Questi attori, che in genere non sono affatto bravi, spariscono dalla scena molto presto. Non vale la pena.
L’alternativa buona
La migliore strada che si può intraprendere è la gavetta. Potrà sembrare faticoso, e in effetti lo è, ma è l’unico modo per diventare attore di successo e, soprattutto, continuare a esserlo per molto tempo.
In estrema sintesi, il miglior modo per cominciare a lavorare come attore è… Fare l’attore.
Questo vuol dire che occorre recitare fin da subito, fin da ragazzi. La scuola permette di farlo a tutti i livelli. Acquisita un minimo di esperienza, sarà possibile cercare una compagnia teatrale, magari gestita da qualche fondazione culturale. In seguito, si potrà passare a una compagnia di livello superiore, fino a scalare le varie “gerarchia”.
In questa fase – la gavetta – l’attore alle prime armi deve fare due cose: la prima è fare esperienza (ovvio), la seconda è curare la propria rete di contatti. Sul proprio cammino si incontrerà persone via via più importanti, fino a incontrare quella che fornirà l’occasione della vita.