Curriculum Vitae Europeo
Come si diventa conciliatore bancario e quali sono i vantaggi legati alla professione? In questa guida completa analizziamo tutti gli aspetti del conciliatore bancario e se conviene scegliere questa strada per il tuo futuro.
Come si diventa
Per diventare conciliatore bancario, è necessario avere una laurea di primo livello. Dopo la laurea, si può sostenere un corso da mediatore, per un monte ore pari a 50 ore. Per poter ottenere un titolo riconosciuto e potersi così iscrivere all’albo, è necessario andare in sedi riconosciute dal Ministero della Giustizia (puoi chiedere in tribunale o sul sito della Regione di appartenenza o del Ministero).
Ricorda che, come conciliatore, sei obbligato a sostenere un corso di aggiornamento di 18 ore ogni due anni. Oltre al corso, dal costo circa di 2000 Euro, dovrai rispettare alcuni requisiti. Ecco quali sono:
- Assenza di carichi pendenti.
- Maggiore età.
- Non aver subito sanzioni disciplinari.
- Non essere interdetto in quel momento dai Pubblici Uffici.
A questo punto, sei pronto a iscriverti all’albo dei conciliatori bancari e iniziare la tua attività.
Quali sono i suoi compiti
I compiti del conciliatore bancario sono molto semplici. Quando è presente una disputa tra debitore e creditore, il conciliatore svolge il compito di mediatore. In questo modo, le parti evitano di andare in tribunale e tutto si risolve senza tutte le spese collegate a un processo.
Il mediatore non deve essere in alcun modo legato a una delle due parti, oppure avere interesse a favorire una delle due parti per motivi personali. Il mediatore guadagna dai 40 ai 9000 Euro, in base al valore della disputa in corso.
L’onorario del mediatore rientra tra le spese di mediazione che vengono pagate non appena si apre il procedimento, ma il mediatore può stabilire il numero di “cause” dove mediare. I compensi, invece, sono decisi direttamente in sede dalla cartella che arriva al mediatore e alle parti dal tribunale dopo la richiesta di mediazione.
