La professione di pilota di aerei di linea non è semplice: ci sono tante responsabilità e difficoltà, ma anche tante soddisfazioni e gioie. Ovviamente, il percorso per diventare pilota non è breve.
Qualità essenziali
Ci sono una serie di requisiti necessari:
Innanzitutto, è richiesta una buona vista, almeno 7/10 ad occhio, e si deve arrivare con le correzioni ad almeno 10/10.
Certo alcune certificazioni e licenze potrebbero avere requisiti più elastici, ma per la certificazione come pilota di linea la miopia non può mai superare le 3 diottrie.
Inoltre è necessario aver frequentato un corso di volo in un aereoclub (età minima 17 anni). Per l’iscrizione è necessario superare un test medico. Il corso dura circa 180 ore. Dopo la fase pratica, si può finalmente iniziare a volare. Per accedere all’esame pratico infatti occorrono almeno 45 ore di volo divise in:
- 25 a doppio comando con l’istruttore a bordo
- 10 da solista senza istruttore
- 10 a discrezione dell’istruttore
Dopo le ore di volo
Dopo le prime 10 ore di volo si ottiene l’attestato di allievo pilota, che consente di volare da soli senza passeggeri. Da qui in poi si può sostenere l’esame per ottenere la licenza di volare vera e propria, che si divide in una parte teorica (quiz a risposta multipla) e una pratica.
La licenza
La licenza occorrente per fare il pilota di linea si chiama ATPL (Airline Transport Pilot Licence), e per ottenerla occorrono però dei requisiti aggiuntivi: non si può non conoscere la lingua inglese almeno e avere almeno 1000 ore di volo all’attivo.
Alla fine di questo lungo percorso si è abilitati alla guida retribuita di aeroplani adibiti al trasporto pubblico di passeggeri, in servizio di linea o charter, quindi il pilota potrà lavorare per l’aviazione generale o una delle tante compagnie aeree mondiali.