Diventare pizzaiolo significa volersi mettere subito in gioco nel mondo del lavoro, ma dovrai seguire un percorso di formazione ed essere in regola con i requisiti igienici per chi utilizza alimenti per il proprio lavoro. Ecco una guida completa per intraprendere questa professione.
Il corso di formazione
Il corso di formazione deve seguire requisiti specifici. Alcuni corsi sono gratuiti e riservati a chi non ha un lavoro: sono gli enti di formazione professionale a selezionare tramite colloquio conoscitivo gli aspiranti pizzaioli e a offrire il corso, dove l’aspirante viene retribuito per le ore di lavoro del programma.
Al termine del corso, che si organizza solitamente in collaborazione con enti pubblici, si ottiene dopo sei mesi una qualifica, che consente di cercare lavoro come pizzaiolo. Per partecipare, informati sui siti ufficiali delle Regioni.
In alternativa, puoi seguire corsi organizzati da scuole specifiche, verificando se il corso segue le normative vigenti in materia. Per essere definito un buon corso, l’ente dovrebbe insegnarti:
- Le differenze tra le varie farine;
- Lievitazione;
- Come si stende la pasta;
- La differenza tra cottura in forno elettrico e in forno a legna.
Queste sono solo alcune cose assolutamente indispensabili per chi inizia a lavorare come pizzaiolo. Ricorda che alcune aziende ti danno la possibilità di formarti “sul campo”, tramite stage e che i corsi migliori si concludono con un’esperienza in azienda (quindi sono da preferire rispetto ad altre proposte).
Iniziare a lavorare
Se vuoi iniziare a lavorare, lascia il tuo curriculum non soltanto a chi mette il cartello “Cercasi Pizzaiolo”. Invia il tuo curriculum nei maggiori siti online dedicati agli annunci e dimostra quello che sai fare, anche offrendoti di realizzare una pizza “di prova” al tuo potenziale datore di lavoro. Ricorda che un buon pizzaiolo sa creare anche uno speciale legame con il pubblico, in modo da fidelizzare la clientela e diventare, nel tempo, una “buona” abitudine, almeno per gli affari.