Curriculum Vitae Europeo
Il ghost writer è tra le figure in rapida espansione in Italia: tutti sognano di scrivere e di pubblicare un libro, ma pochi ne hanno lo stile e la pratica. In questi casi, interviene il “ghost”, con la sua professionalità. Ecco qualche consiglio utile per diventare ghost writer.
Formazione
Per essere un ghost writer, non serve una Laurea in Lettere, ma devi avere dei requisiti ben precisi:
- Devi amare scrivere e leggere, altrimenti questo lavoro non fa per te;
- Devi essere paziente, ma anche fermo e risolutivo nelle tue decisioni;
- Devi essere distaccato;
- L’ordine deve essere la tua priorità (soprattutto quando ci saranno le bozze da aggiustare e le interviste da raccogliere…);
- Devi essere informato sui titoli che “tirano” e sulle scelte delle grandi realtà editoriali.
Oltre a questo, ti serviranno:
- Carta e penna;
- Registratore MP3;
- Programmi di editing testuale (Word, Calibre, Sigil, ecc.).
Ecco come lavora “il fantasma” della scrittura.
Come lavora
La leggenda narra che il ghost writer lavori in incognito per le grandi case editrici, per titoli poi venduti a nome di grandi personalità della TV o dell’editoria in genere. La realtà è che il ghost writer può lavorare sia come dipendente, sia in proprio e che la maggior parte di questi è freelance, con regolare partita Iva.
Il tuo primo compito sarà valutare un calendario con il cliente: ascoltare le sue esigenze e le esperienze che vuole trasformare in un libro. Per farti assumere, puoi utilizzare dei libri che hai già pubblicato, per dimostrare al cliente qual è il tuo stile e come lavori.
In base al lavoro da svolgere e ai tempi, dovrai scegliere se farti pagare con una tariffa oraria, oppure se farti pagare in base al lavoro. In ogni caso, fai firmare al tuo cliente un preventivo. Valuta la possibilità di farti scrivere un contratto da un legale: spesso, il cliente vuole tenere il diritto d’autore per sé, costringendoti a tacere sul tuo coinvolgimento.
