Il tassista con licenza è abilitato a lavorare nel trasporto privato. C’è chi si mette in proprio, avendo a disposizione il taxi, così come ci sono vere e proprie aziende che operano con diversi dipendenti al proprio servizio. Oggi parliamo di chi decide di mettersi in proprio, chiedendo una licenza e acquistando un taxi per lavorare.
Cosa ti serve
Per iniziare la tua professione, ti serviranno:
- La patente B;
- La certificazione per i conducenti;
- La licenza;
- Un numero di cellulare sempre reperibile;
- L’iscrizione alla Camera di Commercio di competenza (se lavori in proprio).
Il dipendente, rispetto a chi fa il tassista in proprio, ha il vantaggio di ottenere i clienti semplicemente tramite chiamata del call-center di riferimento per il proprio datore di lavoro. In più, non dovrà nemmeno pagare tutte le spese relative al taxi (dall’acquisto del veicolo alle revisioni).
Licenza e tariffe
Per poter iniziare a lavorare come tassista, dovrai ottenere la licenza e il certificato di abilitazione professionale. Questi due documenti si possono ottenere solo partecipando e vincendo due concorsi diversi. I concorsi prevedono delle prove scritte e orali per gli aspiranti tassisti: solo chi ottiene il punteggio più alto riceverà i documenti obbligatori per iniziare a lavorare.
Se sei un imprenditore, le tariffe dipenderanno solo da te: ricorda che tariffe troppo care possono allontanare i clienti, mentre tariffe troppo basse potrebbero di fatto eliminare i tuoi guadagni. Trova una via di mezzo, anche prendendo come riferimento come si muovono gli altri tassisti.
Le tariffe dipendono anche da città a città. In generale, un tassista imprenditore di se stesso riesce a guadagnare dai 2.000 ai 3.000 Euro al mese, anche se tutto dipende dalle reali possibilità di trovare clienti nelle zone più frequentate e dal rapporto che il tassista riesce a portare avanti con la clientela. I dipendenti guadagnano, invece, qualcosa in meno.