Curriculum Vitae Europeo
Il venditore ambulante, per iniziare la propria attività, deve essere in regola. Ecco quali sono le carte da fare, per evitare multe salate mentre lavori!
Carte da fare
Per avviare la tua attività ambulante, dovrai chiedere l’autorizzazione al Comune. In base alla tua attività, dovrai scegliere se richiedere l’autorizzazione:
- Di tipo A. Questa autorizzazione ti permette di avere, per 10 anni, uno spazio di riferimento nei mercati rionali, oppure nelle piazze. La domanda per l’autorizzazione va fatta al Comune di residenza, con il pagamento del relativo bollo.
- Di tipo B. Consente di lavorare nelle fiere e in eventi specifici, senza fare riferimento a un numero di metri quadri preciso.
Poi dovrai aprire la partita Iva, registrarti all’Inps e consultare la Camera di Commercio di competenza. Se vendi anche alimentari, dovrai essere sottoposto a dei controlli, per verificare che siano rispettate le norme igienico-sanitarie all’interno della tua attività.
Anche se non sei un ristoratore o uno chef, dovrai comunque frequentare un corso che attesti le tue competenze nella corretta gestione e preparazione per gli alimenti. Infine, il diploma alberghiero è obbligatorio, anche se dovrai vendere panini con la tua attività da ambulante.
Se vuoi lavorare di più, ti consigliamo di dare degli appuntamenti fissi ai tuoi clienti, magari aprendo una pagina Facebook. Presentarti sempre al momento giusto ti aiuterà nel creare una prima clientela legata alla tua attività professionale.
Giorni di mercato o stabilità?
Il venditore ambulante può lavorare solo nelle zone per cui ha l’autorizzazione da parte del Comune. Ciò non toglie che chi organizza i mercatini abbia dei giorni precisi in cui si lavora, mentre chi decide di lavorare tutti i giorni nella stessa zona deve assicurarsi che passi sempre abbastanza clientela da quelle parti per poter tenere in piedi l’attività. Valuta entrambe le possibilità, in base alla zona dove lavori.
