Curriculum Vitae Europeo
Il mondo della cucina sta appassionando un numero sempre più consistente di italiani. E’ merito dell’importanza che il cibo riveste nella tradizione italiana, ma anche di alcuni programmi televisivi.
Non stupisce che molti ragazzi vogliano intraprendere una carriera lavorativa in questo senso. Molto spesso il primo passo è diventare aiuto cuoco. Ecco, dunque, qualche consiglio per realizzare un buon curriculum.
La differenza tra cuoco e aiuto cuoco
La condizione propedeutica per essere assunti per qualsiasi ruolo è quella di conoscere la professione che si punta a praticare.
Un aspirante aiuto cuoco, quindi, deve essere consapevole della differenza tra cuoco e aiuto cuoco. Tale consapevolezza, questo è ovvio, deve emergere nel curriculum.
La differenza principale risiede nel fatto che l’auto cuoco è chiamato a compiere il cosiddetto “lavoro sporco“, ossia deve realizzare quelle azioni che, per quanto essenziali, non richiedono le doti di creatività che, di contro, sono appannaggio esclusivo del cuoco.
In estrema sintesi, l’aiuto cuoco produce le basi e i semilavorati che poi il cuoco utilizzerà per realizzare i piatti, stocca e conserva le materie prime, prepara gli strumenti e le attrezzature per il cuoco, allestisce e “sistema” il luogo di lavoro (insomma, pulisce).
Dal punto di vista fisico
Una caratteristica che l’aiuto cuoco deve possedere ma di cui si fa raramente menzione è l’adeguata preparazione fisica. Questo mestiere è, infatti, molto impegnativo dal punto di vista fisico, almeno rispetto al mestiere del cuoco propriamente detto. Stoccare, pulire, sistemare rappresentano attività che, anche alla luce del numero di ore richieste, sono molto faticose.
Tutte queste caratteristiche devono emergere nel curriculum o nella lettera di presentazione. Ovviamente nella seconda le possibilità di esporre queste “doti” sono maggiori. Nel curriculum, però, queste vanno ribadite nelle opportune sezioni.
