Curriculum Vitae Europeo
La comunicazione è una funzione importante al giorno d’oggi. I consumi sono in calo a causa della crisi economica sicché vendere è diventato una necessità ora più che mai, e per vendere occorre reclamizzare. Per questo sempre più ragazzi decidono di intraprendere un percorso formativo per diventare pubblicitari.
La competizione, in questo campo, è abbastanza agguerrita. Per farsi assumere è necessario redigere – come in tutti i casi del resto – un buon curriculum. Ecco qualche consiglio.
Attenti… alla comunicazione
Pubblicità e comunicazione sono parenti stretti (la prima è un sottinsieme della seconda) e sarebbe proprio il colmo se un aspirante pubblicitario non riuscisse a comunicare bene! Non basta scrivere il curriculum in italiano corretto, è necessario adoperare uno stile – per quanto possibile – adeguato.
Ovviamente, l’unico spazio in cui è concesso un po’ di margine è quello degli hobby, degli interessi e delle capacità. E’ necessario utilizzare un linguaggio quanto più simile allo spirito dell’agenzia. Quest’ultimo è assai variabile. Alcune realtà preferiscono uno stile più creativo, informale; altre, più professionale.
E’ sufficiente dare un’occhiata al sito per scoprire lo stile e comportarsi di conseguenza. Ovviamente, il consiglio è estendibile – a maggior ragione – sia in sede di redazione della lettera di presentazione che quando si iscrive l’e-mail.
L’importante della specializzazione
Un’agenzia pubblicitaria realizza un incredibile numero di azioni. Ognuna di queste, in genere, corrisponde a una specifica figura professionale. Lavorano nelle agenzie pubblicitarie i copy, gli art, gli account e così via. E’ bene saper fare un po’ di tutto ma, soprattutto, è bene saper fare molto bene una cosa.
Nel curriculum, dunque, dovrà emergere la vostra attinenza a una particolare figura professionale. Se questo non emerge, il rischio è quello di dare una cattiva impressione: ossia essere capaci di fare tutto ma, sotto sotto, di non saper fare nulla.
