Curriculum Vitae Europeo
Nell’era del web 2.0 la ricerca del lavoro passa anche – e soprattutto – dai social network. Sono più di un terzo, infatti, le imprese che cercano in rete gli aspiranti lavoratori.
Particolare rilievo sta acquisendo Linkedin, piattaforma che si prefissa proprio questo obiettivo. Dunque, come offrirsi al meglio?
Il lavoro sul sé
Per avere qualche speranza di trovare lavoro su Linkedin, è necessario curare la propria immagine online. Occorre dunque lavorare molto sul profilo, che deve essere completo e facile da leggere.
Attenzione soprattutto alla headline, ossia lo spazio nel quale scriverete le vostre competenze. Siate chiari e coincisi, badate alla qualità e non alla quantità: è inutile riempire il profilo di competenze, quando la maggior parte di essere indicano magari la stessa cosa.
Analogamente, scegliete un’immagine che possa rappresentarvi per quello che siete e, allo stesso tempo, incontrare i gusti di un ipotetico datore di lavoro. Ovviamente in questo dipende tutto dal tipo di lavoro che state cercando: se puntate ad essere assunti presso una ditta di riparazioni, è inutile farvi vedere in giacca e cravatta.
Il lavoro sugli altri
Linkedin non è un Ufficio di Collocamento, è un social network e come tale va trattato. Occhio, quindi, alle relazioni. Il vostro obiettivo è collezionarne tante e di qualità. Ciò per due motivi.
La teoria dei sei gradi di separazione. Essa dice che tra noi e un qualsiasi altro individuo ci separano solo sei conoscenti. Questo vuol dire che, attraverso una buona rete di relazioni, possiamo “avere a che fare” con almeno una persona che fa al caso nostro: trovare un impiego.
La legge dell’endorsement. I paesi anglosassoni funzionano così: più che il curriculum, l’appetibilità di un professionista è data dalla competenza delle persone con cui ci rapportiamo e che, in qualche modo, possono garantire per noi. Ampliate la rete di conoscenza con individui, magari del vostro stesso settore, che possono fungere da “endorse”.
