Lo stage è un’attività di formazione vera e propria, che ti consente di acquisire quelle competenze necessarie per svolgere un determinato lavoro. In alcune professioni, lo stage o tirocinio è obbligatorio per accedere agli esami, quindi al lavoro.
Ecco cosa aspettarti dal contratto di stage.
Come funziona
Lo stage è considerato dalla legge un’attività di formazione, non di lavoro, anche se segui i turni di lavoro dei tuoi colleghi. Per questo motivo, gli stage possono essere retribuiti, oppure non prevedere un pagamento.
Tutto dipende dalle leggi regionali: ci sono Regioni che, per ritenere valido lo stage, prevedono un compenso, altre in cui questo pagamento non è obbligatorio.
Dove non c’è l’obbligo, i responsabili dell’azienda dove fai lo stage possono comunque prevedere un rimborso spese per le tue necessità. Per questo, non si parla di un vero e proprio stipendio, ma di un’indennità o del rimborso delle spese sostenute. Per lo stesso motivo, non potrai pensare di “andare in ferie” come un dipendente.
Puoi, però, assentarti per maternità, oppure per motivi di salute. La cosa importante è guardare alla durata dello stage: le tue assenze non devono essere superiori al 30% della durata dello stage, altrimenti rischi di perdere i benefici legati alla buona riuscita del tirocinio, come l’accesso agli esami di abilitazione o i certificati che attestano le tue competenze maturate nello stage.
Cosa fare con l’Inps
Il rimborso spese, dove previsto e riconosciuto, prevede il pagamento dei relativi contributi. Questi vanno pagati all’Inps dall’azienda che ti ha dato l’accesso allo stage. Generalmente, le “retribuzioni” per così dire, sono molto basse. Dove le Regioni obbligano il pagamento dello stage, non si superano i 500 Euro al mese, considerati al netto dei contributi versati.
Ricorda che lo stage può essere un’opportunità se non hai maturato le competenze giuste per ottenere un impiego. Puoi trovare delle buone opportunità di stage nelle catene delle grandi multinazionali e nei bandi regionali per l’autoimpiego.