Se pensate di farla franca aggiungendo esperienze e titoli che non avete al vostro Curriculum Vitae, prendetevi almeno la briga di leggere fino in fondo questo articolo.
Vi raccontiamo oggi di come i manager delle risorse umane controllano, per quanto sia possibile, le informazioni che inserite nel vostro CV.
Non pensate davvero di scamparla, perché più è grande l’azienda per la quale cercherete di lavorare, più sarà facile incappare in controlli approfonditi che faranno scoprire l’inganno che avete provato a mettere in piedi.
Titoli di studio
Qui farvi beccare è davvero facile. Non solo moltissime aziende chiedono l’originale o la copia del titolo, altre addirittura hanno contatti direttamente dentro le facoltà in grado di controllare l’esistenza del titolo e il voto conseguito.
Anche barare sulla tesi non è una mossa intelligente: le università hanno archivi accessibili da parte delle grandi aziende, e controllare è davvero questione di attimi.
Vecchi posti di lavoro
Anche gli incarichi precedentemente occupati possono essere controllati molto facilmente. Basta una telefonata in azienda, eventualità che si verifica di frequente, almeno stando a quanto raccontano le aziende più importanti del paese.
Non bisogna esagerare con le mansioni svolte, tantomeno con i successi ottenuti, dato che si potrebbe finire per dare una pessima impressione di sé, passando per bugiardi e quindi automaticamente da scartare.
Lingue conosciute
Anche qui bisogna andarci con i piedi di piombo, anche quando abbiamo messo a curriculum lingue che potrebbero sembrare particolarmente difficili da controllare. Abbiamo conoscenza di casi dove durante il colloquio l’esaminante ha provato ad intrattenere conversazioni in giapponese o cinese, gettando nello sconforto il candidato che aveva messo, con tanta leggerezza, conoscenze ottime delle lingue in questione.
Anche qui vale la regola di non esagerare, mai. Bisogna sapersi vendere, a patto però di non far scoprire nessuno dei bluff. Di grandi carriere stroncate da una bugia se ne contano, purtroppo, a migliaia.