Curriculum Vitae: gli Errori e le Cose da EVITARE!

Torniamo a parlare di curriculum, e torniamo a parlare di quello che bisogna assolutamente evitare in fase di redazione del documento che ci aiuterà a trovare lavoro.

È molto facile scrivere un curriculum pieno di informazioni, che mostri le nostre capacità, che sia scritto in un italiano. Purtroppo questo non basta, soprattutto in un mercato del lavoro asfittico come quello italiano, dove un buon curriculum è la base di partenza, ma non il punto di arrivo della ricerca di un posto di lavoro adatto a noi.

Quello che dovete metterci lo sapete. Quello che forse non sapete è quello che nel curriculum non dovete assolutamente metterci.

Non siate troppo stretti sulla regola di una pagina al massimo. Darvi un limite di due pagine è sicuramente più ragionevole, e manterrà il vostro curriculum di dimensioni e informazioni leggibili in pochi minuti.

Non esagerare con le competenze, soprattutto con quelle facilmente verificabili. Inserire un «inglese come madrelingua» può essere verificato da un addetto che parla inglese bene quanto voi, e nel caso di una bugia il tutto sarebbe reso vano: il vostro curriculum diventerebbe immediatamente il curriculum di un bugiardo.

Niente pronomi personali, ovvero io, mio, me, tuo, tu. Stiamosi parlando di noi stessi, ma è necessario cercare di dare un’impressione di analisi della nostra persona il più possibile neutra.

Sono assolutamente importanti i periodi di tempo e le città dove abbiamo svolto i nostri lavori precedenti. Queste informazioni sono infatti assolutamente necessarie al datore di lavoro per farsi un quadro preciso sulle vostre mansioni. In molti le omettono, rendendo di fatto inutile l’inserimento delle precedenti esperienze lavorative.

Niente informazioni personali come altezza, peso, sesso, stato civile, etnia, oppure informazioni sensibili come credi religiosi e idee politiche. Questi infatti potrebbero più che aiutarvi, crearvi problemi con datori di lavoro che siano di formazione o religione opposta alla vostra.

Non includere le referenze nel curriculum vitae. Le referenze infatti saranno consegnate a parte e soltanto in un secondo momento, solo nel caso in cui il vostro curriculum abbia passato la prima fase. Fornitele solo quando vi saranno richieste.

Un discorso a parte è quello delle frasi fatte. Se avete letto il curriculum dei vostri amici o dei vostri conoscenti avete ormai fatto l’abitudine con frasi del tipo «orientamento ai risultati», «orientamento al lavoro in un ambiente multiculturale», «spiccate capacità di leadership» e chi più ne ha più ne metta.

Si tratta di frasi estremamente noiose, che non voglio dire niente, e che più che farvi guadagnare un lavoro vi faranno sembrare al vostro potenziale datore di lavoro estremamente noiosi, poco creativi e, in ultimo non adatti al lavoro in questione.

Anche per quanto riguarda le esperienze lavorative precedenti cercate di essere quantitativi. Che cosa intendiamo? Intendiamo che inserire capacità come «programmazione in PHP», «responsabilità di gestione del magazzino», e cose di questo tipo non aiutano il vostro curriculum.

Cercate di essere più specifici, indicando con precisione quello che avete fatto. Un esempio potrebbe essere quello di programmazione di cinque siti Web con negozio virtuale associato, oppure gestione di un portale dinamico, magari indicando anche il numero di visitatori quotidiani.

Non è ovviamente finita qui e torneremo sulla questione successivamente, indicandovi altri problemi che il grosso dei curriculum hanno. Ricordatevi che stiamo parlando del documento che vi presenta al vostro datore di lavoro, e che dunque dovrebbe essere ritenuto di estrema importanza per chi ha davvero intenzione di trovare un nuovo lavoro.