Curriculum Vitae Europeo
Il mestiere di cuoco, o di chef se preferite, ha conquistato una certa notorietà.
Merito di alcuni programmi televisivi che, in Italia come all’estero, hanno come protagonista proprio la buona cucina. Il mestiere di chef è quindi ambito, anche perché si guadagna abbastanza. Ecco qualche delucidazione sulla formazione da seguire.
Dove imparare il mestiere
Ovviamente, tutto parte dalle scuole superiori. Il consiglio base è quello di frequentare (e diplomarsi presso) un istituto alberghiero. Una volta terminata la scuola è possibile intraprendere direttamente la carriera di cuoco o specializzarsi ulteriormente.
C’è da dire, però, che quasi sempre “studio e pratica“, quando l’obiettivo è quello di diventare uno chef, vanno di pari passo.
Esistono molte scuole di cucina in Italia. Alcune sono costosissime e fuori dalla portata dei portafogli dell’aspirante chef medio. Altre, invece, rappresentano un buon connubio tra offerta formativa e prezzo.
In questo panorama si inserisce l‘Accademia Italiana dello Chef. Questa ha sede a Roma, Milano, Firenze e Bologna. Offre corsi per diventare chef, cuoco professionista, pizzaiolo e pasticciere. I costi non sono proibitivi, si parla di 2.500 euro a corso, più o meno come una università.
L’unico problema è che spesso sono richiesti anni di esperienza, ma non è un requisito impossibili. Molti, infatti, iniziano a lavorare appena usciti dall’istituto alberghiero.
I requisiti per un buon corso
Ad ogni modo, esistono alcuni criteri per riconoscere un buon corso. Ovviamente, verificate che gli istruttori siano a loro volta cuochi o chef professionisti. I programmi, poi, dovrebbero essere quanto più possibili vasti: lo “studente” dovrà essere in grado di cucinare praticamente di tutto.
Come ogni corso di specializzazione, infine, è necessario verificare gli eventuali accreditamenti e la presenza di margini lasciati all’esperienza pratica. Insomma, l’aspirante chef deve stare molto spesso in una vera cucina, a cucinare per clienti veri.
