Nonostante un economia che barcolla, un po’ come la nostra a dire il vero, la Spagna continua ad attrarre tanti lavoratori dall’Italia, soprattutto tra i più giovani.
Se ci si vuole però presentare come professionisti seri, che amano il proprio lavoro e che soprattutto lo sanno fare, è necessario arrivare in Spagna con un curriculum già pronto, che può essere lasciato nei posti di lavoro che andremo a visitare.
Ma come fare un curriculum in spagnolo? E in cosa differisce da quello italiano?
Un modello per tutta la UE: il CV Europeo
Il curriculum vitae europeo è un ottimo modello anche per chi vuole andare a lavorare in Spagna. Il suo standard infatti è ampiamente utilizzato anche da quelle parti, e sarà in grado di aprire molte porte che altrimenti rimarrebbero chiuse.
Se avete redatto il vostro CV in italiano, potreste completarne una copia in spagnolo sempre utilizzando il sito che l’Unione Europea mette a disposizione dei lavoratori. In caso invece non conosciate lo spagnolo, beh, il problema è sicuramente più grande di quello del curriculum.
Conoscere la lingua è fondamentale
Siamo in Spagna, un paese che oltre all’economia barcollante condivide con il nostro paese anche una certa avversione per l’inglese. Non che nessuno lo parli, ma è impossibile lavorare non conoscendo la lingua locale, a meno che ad impiegarci non sia una grande azienda che non ha alcun rapporto diretto con il pubblico.
Se siete ingegneri, tecnici, informatici o appartenete ad altre figure professionali di questo genere, potreste comunque tentare la fortuna. In caso contrario meglio studiare un po’ di spagnolo: è una lingua molto vicina all’italiano e in pochissime settimane potreste essere in grado di raggiungere un livello qualitativo soddisfacente.
Quindi sotto coi libri, e poi usate la lingua appena appresa per scrivere il vostro CV Europeo proprio in spagnolo.