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Lavoro 2015: consigli per trovare un posto

2015Si chiude un 2014 piuttosto avaro per chi era alla ricerca di lavoro. Nonostante le rassicurazioni di politici e specialisti infatti l’anno che ci stiamo per lasciare alle spalle sembra essere quello che verrà ricordato come l’apice della crisi, soprattutto per chi un lavoro non l’ha mai avuto e pensava di entrare nel mondo del lavoro proprio adesso.

Il 2015, l’anno che ci troviamo davanti però, potrebbe essere diverso, a patto di essere disposti a cambiare paradigma e a ripensare completamente le nostre prossime strategie per trovare lavoro.

Il posto fisso non esiste più

Ve lo hanno ripetuto politici, specialisti, libri di scuola, maestri e ormai anche il barbiere. Il posto di lavoro fisso non esiste più, ed è meglio cominciare sin da subito a fare i conti con questa realtà. In un mondo del lavoro estremamente mutevole riesce a sopravvivere chi riesce ad adattarsi e a offrire al mondo delle imprese un valore aggiunto che non si può trovare da nessuna altra parte.

Siamo in competizione e non solo con i nostri connazionali, ma con lavoratori di tutto il mondo che, grazie alla globalizzazione, sono in grado di sfidarci non solo nella produzione di beni, ma anche nell’offerta di servizi.

Chi non si adatta è perduto, e se speravate in un tranquillo lavoro in ufficio, beh, siete nati nell’epoca e nel posto sbagliati.

Curriculum in più lingue

Non siamo più negli anni ’70, dove gli investimenti stranieri erano minimi e di aziende non italiane, operanti nel nostro paese, se ne contavano sulle dita di una mano. Viviamo in un mondo del lavoro sempre più inter-connesso e per questo motivo dobbiamo essere in grado di offrire competenze che esulano da quelle tradizionali.

Parlare più lingue, essere in grado di essere di comunicare con team di lavoro che sono sempre più eterogenei e soprattutto presentarsi alle aziende con un CV redatto in più lingue è un’ottima, anzi, una fondamentale idea.

Essere pronti a lavorare per una grande azienda

L’Italia delle partite IVA, delle piccole imprese famigliari, è in grandissima difficoltà. È ora di dirigere i propri sforzi verso le grandi aziende, che sono quelle che assumeranno con più probabilità a partire dal 2015 ed essere pronti ad entrare in quella mentalità che farà di voi dei perfetti impiegati da multinazionale, più che dei tutto-fare per una impresa famigliare.

La parola d’ordine è specializzarsi ed essere in grado di offrire qualcosa che sul mercato non c’è.

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