Quello della guardia privata è un mestiere poco conosciuto e che raramente si prende in considerazione.
Può essere però molto remunerativo e quindi il numero degli aspiranti sta crescendo di anno in anno. Ecco qualche consiglio per diventare guardie private, soprattutto su ciò che riguarda il capitolo “formazione”.
Perché la guardia privata
La figura della guardia privata è riconosciuta dall’ordinamento italiano con il nome di Guardia particolare giurata. Si tratta, generalmente, di una persona incaricata a vigilare su un bene e che fa capo non a un’istituzione pubblica bensì a un ente privato.
Perché fare la guardia privata? Il motivo è semplicemente uno: la remunerazione. In genere è alta e infatti può spingersi oltre i 2.000 euro al mese. Una guardia appena assunta prende subito intorno ai 1.000 euro. Va detto, però, che si tratta di un lavoro pericoloso e stressante.
La guardia giurata lavora quando gli altri non lavorano e può capitare che sia costretto a sventare un crimine – con tutti i rischi del caso.
La formazione della guardia privata
La verità è che un percorso di formazione chiaro e standardizzato per diventare guardia privata semplicemente non esiste. Esistono però alcuni requisiti che un po’ ovunque rappresentano la conditio sine qua non per essere assunti.
Ovviamente, il primo riguarda l’aspetto fisico. La guardia privata è infatti un po’ come il buttafuori di una discoteca, solo che anziché vigilare su una festa vigila su qualcosa di ben più importante.
Il secondo requisito è l’abilità con le armi da fuoco. Da questo punto di vista, assume un’importanza capitale possedere un attestato di frequenza di un corso al poligono.
Un altro requisito, che però è facoltativo, è la capacità nelle arti marziali o nella lotta libera. La pistola va usata solo quando serve e spesso è sufficiente risolvere i problemi con tecniche meno pericolose.