Curriculum Vitae Europeo
Le facoltà di architettura sono tra le più frequentate in Italia. Il problema è comunque lo stesso delle altre facoltà: il collegamento con il mondo del lavoro.
Nel Bel Paese il legame è assai debole. Gli stage sono tra le poche piattaforme che, almeno in linea di massima, uniscono il mondo della formazione con quella del lavoro. Ecco qualche consiglio per farsi assumere da stagista architetto.
Come redigere il curriculum
Il curriculum dello stagista architetto non differisce, in quanto a principi fondamentali, dal curriculum di uno stagista qualsiasi. Importanti sono il percorso formativo e l’eventuale percorso professionale. E’ importante, soprattutto, far emergere un profilo tanto più simile all’ideale ricercato dal datore di lavoro.
Il candidato ideale, quando si parla di stage, offre il giusto mix tra esperienza e disciplina. Lo stagista – almeno nella testa del datore di lavoro – è disciplinato, umile, ansioso di imparare ma, se possibile, sa già camminare con e proprie gambe. Un po’ come avere la botte piena e la moglie ubriaca, ma tant’è.
Il curriculum non basta
Se lo stage è in architettura, il curriculum non basta. Questa particolarità è condivisa con gli altri mestieri più o meno tecnici. Accanto al Cv, infatti, va allegato un portfolio. La domanda a questo punto sorge spontanea: come fa uno stagista ad avere un portfolio?
La risposta è più semplice di quanto si possa credere. E’ sufficiente inserire qualsiasi tipo di progetto che ci ha visto protagonisti o semplice partecipanti, e non solo quelli realizzati nell’ambito delle esperienze lavorative. Dunque, vanno benissimo anche i progetti che sono stati svolti durante il proprio percorso universitario.
Ovviamente, più progetti possono essere inseriti meglio è, ma la presenza anche solo di un paio è segnale di un approccio molto pratico alla professione, proprio quello che i datori di lavoro disperano di trovare in un aspirante stagista.
