Oltre alla partita Iva, ecco cosa ti serve per aprire la tua agenzia di scommesse.
Come si fa
Per aprire la tua agenzia di scommesse, puoi fare richiesta ai Monopoli di Stato (AAMS, c’è il modulo da scaricare), oppure inserirti in franchising con agenzie che hanno già ottenuto l’autorizzazione (come Eurobet, per esempio). Utilizzando il franchising, avrai anche il vantaggio di essere affiancato sulle prime procedure da sbrigare, come la scelta del locale e cosa proporre ai tuoi clienti.
Se usi il franchising, dovrai fare domanda al franchisor, per vedere se accetta un nuovo punto in quella città (se lo ha già, rifiuterà la tua domanda), altrimenti devi passare dall’AAMS per la tua attività indipendente e cavartela da solo. Prima di scegliere cosa fare, sappi che hai la possibilità di aprire un’agenzia, oppure un corner.
La differenza è che il corner è uno spazio inserito in una struttura aperta al pubblico, mentre l’agenzia svolge questa funzione in uno spazio proprio dedicato. Dopo aver fatto la scelta tra franchising e messa in proprio, tra corner e agenzia, dovrai assolvere a una serie di obblighi fiscali, che sono:
- L’apertura della partita Iva;
- L’iscrizione alla Camera di Commercio;
- La dichiarazione di inizio attività del Comune;
- La licenza in Questura;
- La licenza AAMS;
- La licenza dell’Agenzia delle Scommesse.
Se acquisti una vecchia agenzia, sappi che potrai usare i documenti del vecchio proprietario, ma dovrai richiedere l’aggiornamento al tuo nominativo.
Costi
Un punto scommesse (corner) ha un costo limitato: bastano quasi 8000 Euro per iniziare. Un’agenzia, invece, può arrivare a costare fino a 30mila Euro di investimento iniziale. Il tipo di attività sembra essere abbastanza redditizio, ma attenzione: è molto importante avere le carte in regola e farsi seguire da un esperto commercialista per tutte le pratiche, in modo da avere tutto sotto controllo e gestire al meglio le entrate.