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Come diventare tecnologo alimentare

percorso formativo tecnologo alimentareIn un recente articolo abbiamo visto – in modo dettagliato – in cosa consiste l’attività di un tecnologo alimentare, quali sono i compiti che competono a questo professionista e in quali ambiti egli può svolgere il proprio lavoro.

Siete interessati a intraprendere la professione di tecnologo alimentare ma non sapete quale sia il percorso formativo da seguire?

Ecco tutte le informazioni che vi occorrono.

La formazione del tecnologo alimentare

Il percorso universitario

Il titolo di studio che occorre per svolgere la professione di tecnologo alimentare è la Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari o quella – di vecchio ordinamento e oggi non più attivata – in Scienze delle Preparazioni Alimentari.

I requisiti curriculari necessari per poter accedere al corso di Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari – presente presso la Facoltà di Agraria di diverse università italiane – sono quelli propri degli studenti in possesso di Laurea triennale in Scienze e Tecnologie Alimentari.

Laurea triennale in Scienze e Tecnologie Alimentari

Se aspirate a diventare tecnologi alimentari, il corso di laurea triennale più indicato è – senza dubbio – quello in Scienze e Tecnologie Alimentari.

Grazie a questo corso, infatti, lo studente ha modo di acquisire le capacità professionali e le conoscenze che gli consentono di accedere al rispettivo corso di laurea magistrale e – un domani – di operare in autonomia nei settori della produzione e della distribuzione di alimenti e bevande.

Più precisamente, il corso in Scienze e Tecnologie Alimentari fornisce le conoscenze e le competenze necessarie per:

  • valutare la qualità chimica, fisica, sensoriale e nutrizionale di alimenti e bevande;
  • condurre e gestire interi processi produttivi nel settore alimentare, accertandosi che questi si svolgano nel pieno rispetto delle norme procedurali (in termini di qualità e sicurezza);
  • individuare il processo produttivo ottimale per la realizzazione o la trasformazione di un determinato cibo o di una determinata bevanda.

Oppure un’altra laurea triennale

E’ giusto precisare che si può accedere alla Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie alimentari anche qualora si possieda una laurea triennale diversa da quella appena citata.

In questo caso, però, per poter essere ammessi al corso occorre aver acquisito un certo numero di crediti in determinati settori scientifici e sostenere un colloquio davanti a una commissione di docenti che verifichi l’adeguatezza della preparazione.

Laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari

Una volta conseguita la laurea triennale, colui o colei che voglia diventare tecnologo alimentare deve – come già accennato – proseguire il proprio percorso formativo iscrivendosi al corso di Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari.

Durante i due anni di questo corso vengono riprese e approfondite tematiche relative agli aspetti biologici, nutrizionali, tecnologici e normativi dei prodotti alimentari, tematiche già trattate – ad un livello più semplice e basilare – in corsi di studio triennali.

L’obiettivo formativo, infatti, è quello di fornire al laureato magistrale le conoscenze e le abilità che gli occorrono per:

  • occuparsi delle innovazioni di prodotto e di processo nel settore alimentare
  • eseguire controlli estremamente accurati e precisi sugli alimenti e le bevande, analizzati in tutti i loro aspetti (fisico, chimico, microbiologico, nutrizionale e sensoriale).

L’Esame di Stato

Con il conseguimento della Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari l’aspirante tecnologo alimentare diviene tecnologo alimentare a tutti gli effetti.

A questo punto, dunque, egli possiede il titolo necessario per poter accedere all’Esame di Stato per tecnologi alimentari, il cui superamento è essenziale – secondo quanto stabilito da un Decreto del Presidente della Repubblica (n° 470 del 18 novembre 1997) – per ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione.

L’iscrizione all’Albo dei Tecnologi Alimentari

Per poter svolgere la libera professione, infine, il tecnologo alimentare deve iscriversi all’apposito Albo professionale della regione in cui possiede la residenza.

Dopo aver completato l’iscrizione e, quindi, dopo essersi preoccupato di ottemperare a tutte le disposizioni di legge ad essa connesse, il professionista può svolgere la propria attività lavorativa su tutto il territorio nazionale.

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