Quella del massaggiatore è una figura sempre più richiesta. I ritmi del quotidiano, infatti, sono sempre più stressanti e le persone cercano un relax che non sia solo mentale ma anche, e forse soprattutto, fisico.
Il lavoro, in questo campo, non scarseggia. Ecco qualche consiglio per scrivere un curriculum da massaggiatore ed essere assunti.
La questione della formazione
Sono in molti a dichiarare di saper fare i massaggi. E’ un’attività, dopotutto, alla quale tutti possono approcciarsi.
Da qui a imporsi come una figura professionale, però, ce ne vuole. Il datore di lavoro è interessato a conoscere le competenze dell’aspirante lavoratore in modo sicuro e certo.
Esistono due modi per dimostrare di avere conoscenze: dichiarare di aver frequentato corsi ad hoc, dichiarare di aver esercitato la professione presso un centro, dichiarare di aver fatto sia l’una che l’altra cosa. Ovviamente, l’esperienza pratica ha la precedenza su quella teorica, ma tant’è: è utile anche la presentazione di un percorso formativo soddisfacente.
Le caratteristiche da inserire nel curriculum
Quali sono le caratteristiche del buon massaggiatore e quelle che, in ultima istanza, favoriscono un candidato rispetto a un altro?
La risposta dipende dal centro presso cui l’aspirante massaggiatore ha inoltrato la domanda. Il punto focale è rappresentato dalle “specialità” offerte dal luogo, ossia dal tipo di massaggi. Se le tipologie sono numerose, allora il curriculum vincente è quello in cui emerge un certo eclettismo, almeno da questo punto di vista.
Attenzione però: se il centro è specializzato in una sola specialità, allora questa caratteristica rischia di far apparire l’aspirante lavoratore come un massaggiatore “che sa fare tutto e niente“.
In questo caso è sempre utile riportare il proprio bagaglio di conoscenze, ma è essenziale dichiarare di essere competenti soprattutto nella tipologia di massaggio che il centro propone.