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Contratto Enasarco Monomandatario: cos’è e come funziona?

contratto enasarco monomandatarioIl contratto Enasarco è un contratto obbligatorio per gli agenti di commercio e i rappresentanti, a prescindere dal settore di riferimento. Ecco cos’è e come funziona.

Cos’è

Il contratto Enasarco è un contratto obbligatorio per i contributi per la pensione degli agenti di commercio. I contributi maturati con questo contratto si aggiungono a quelli già previsti dall’Inps. Il contratto è obbligatorio per legge perché l’agente di commercio (o il rappresentante) basa gran parte del suo guadagno sulle provvigioni, più che su un fisso. Su queste provvigioni si pagano i contributi all’Enasarco.

Come funziona

Il contratto deve essere stipulato dall’azienda che assume il rappresentante. È sempre l’azienda che deve specificare se il contratto è per un agente monomandatario, che quindi non può collaborare per altre attività oltre quelle già nel suo portfolio clienti, oppure se l’agente è plurimandatario, quindi l’Enasarco dovrà aspettarsi i contratti delle altre aziende per la stessa persona.

Il contratto ha la durata del contratto di lavoro, quindi può essere anche a tempo indeterminato. Il contributo Enasarco è pari al 13,75% delle provvigioni maturate durante il corso dell’anno. I contributi vanno divisi a metà e pagati sia dall’azienda, sia dal dipendente, in parti uguali.

Per poter essere definito agente di commercio o rappresentante monomandatario, il dipendente e l’azienda devono versare insieme almeno 824 Euro all’anno all’Enasarco, mentre per gli agenti plurimandatari questa cifra si dimezza. Questo importo minimo si rende necessario per evitare eventuali evasioni fiscali nell’attività dell’agente di commercio. Oltre a un tetto minimo, c’è anche un tetto massimo all’anno, che per l’agente monomandatario è di 32.500 Euro all’anno, mentre per il plurimandatario è di 22.000 Euro l’anno.

Ricordiamo che i contributi Enasarco sono, di fatto, solo una piccolissima parte rispetto ai contributi previdenziali di un agente di commercio e vanno di fatto a sostituire il TFR per i dipendenti che non hanno a che fare con le provvigioni.

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