Che il mondo del lavoro, terribile in Italia, fosse ancora più duro nei confronti delle donne, era in realtà un sospetto che avevano in molti. Ora a confermare una situazione che è un completo disastro, soprattutto sul piano retributivo, è una ricerca dell’Osservatorio di JobPricing, che avvisa al contempo che si tratta solo di una media.
Si, una media, perché in alcuni settori, come quello finanziario, lo scarto tra i compensi ottenuti da colleghi uomini e donne si allarga, fino a raggiungere punte del 30%.
Una situazione contro la quale ha provato a battersi, in vano in realtà, il ministero delle Pari Opportunità, che pur predicando ormai da anni nei confronti dei datori di lavoro, non è ancora riuscito ad offrire una soluzione di tipo legislativo per arginare questo annoso problema.
Le donne guadagnano meno, ovunque
Il problema in questione non riguarda alcuni settori specifici del mercato del lavoro, ma è diffuso per ogni tipo di mansione, grado, e ruolo ricoperto. Si tratta infatti di un problema trasversale, una vera e propria caratteristica dei mercati del lavoro di ieri e di oggi.
Meglio degli altri paesi europei
Quello che è però altrettanto interessante da rilevare è che l’Italia si comporta particolarmente bene se paragonata ai partner europei. In UE lo scarto tra stipendi per gli uomini e per le donne è il 4^ più basso, dietro a Slovenia, Malta e Polonia. Un piccolo successo che però non deve trarre in inganno e che soprattutto non deve spingere ad abbassare la guardia verso un fenomeno, quello del gender gap, che continua a discriminare uomini e donne sul posto di lavoro.